I denti dei nostri bambini sono più sani rispetto agli anni passati anche se ci sono ancora tanti bimbi di 3 o 4 anni con carie profonde. Pulizia accurata, sigillatura dei molari e fluoro se occorre sono le strategie vincenti!
La carie è il disturbo dentario più diffuso non solo tra gli adulti ma anche nei bambini. Nei paesi europei industrializzati, la percentuale di bambini tra gli 8 e i 9 anni con almeno un dente cariato è del 68 % e sale all’85 % tra i 13 e i 14 anni di età. Da noi va un po’ meglio: nei ragazzini di età inferiore a 12 anni, il 63 % ha un problema di carie. Il disturbo, in realtà, si manifesta molto prima: già alla scuola materna i bambini hanno problemi di carie, ed almeno due bambini su dieci, entro i cinque anni di età, hanno problemi di carie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità si pone quindi un nuovo obiettivo da raggiungere entro il 2020: arrivare all’85 % dei bambini di 4 anni e al 65 % dei ragazzini di 12 anni senza il problema carie.
Il ruolo della famiglia
Perché questo obiettivo venga raggiunto, è necessario unire le forze per mettere a punto programmi di prevenzione per tutte le famiglie e però necessario far arrivare una corretta informazione fino ai nuclei famigliari meno abbienti e gli stranieri, tra i quali la percentuale di carie è mediamente più alta, anche attraverso le informazioni che può fornire il pediatra di famiglia e la Asl della propria zona. I programmi di prevenzione vanno fatti partire presto, tra i 3 e i 6 anni di età. Le famiglie devono sapere che i denti dei bambini devono essere controllati ogni sei mesi e che fin da piccoli i bambini devono apprendere le tecniche per una corretta igiene orale.
Non si deve, ovviamente, aspettare il dolore o fastidio a un dente: in questo caso la carie potrebbe avere già iniziato il suo processo di erosione. La bocca va controllata presto, quando non ci sono ancora problemi, per valutare lo stato generale dei denti, la salute e la crescita e per individuare per tempo problemi di mal occlusione.
L’igiene corretta fin da piccoli
È possibile prendersi cura dell’igiene orale dei propri bambini ancora prima che spuntino i primi denti. Basta non abituarli a tenere sempre in bocca qualcosa di dolce, come il ciucciotto intinto nello zucchero o nel miele, il biberon pieno di acqua zuccherata, o ricevere in premio una caramella quando si comporta bene. Queste abitudini saranno impossibili da eliminare dall’oggi al domani, quando spunteranno i primi dentini. È quindi meglio evitarle fin da subito. Il primo spazzolino, piccolo e morbidissimo, senza dentifricio, può essere usato fin dall’anno di età e naturalmente va maneggiato dai genitori. Attorno ai tre anni, è possibile aggiungere allo spazzolino una piccola dose di dentifricio al fluoro per bambini. Un bimbo può iniziare a lavarsi i denti da solo, sempre sotto controllo dei genitori, attorno ai 6 – 7 anni. La pulizia dovrebbe essere effettuata dopo i tre pasti principali, ma se il bambino va alla scuola materna non sempre è possibile lavare i denti anche dopo il pasto di mezzogiorno.
La sigillatura dei solchi e il fluoro
Un’altra arma importante per la prevenzione della carie, in realtà assai dibattuta, è l’assunzione del fluoro, un minerale importante per la salute e la forza dello smalto. Ci sono stati dubbi, in passato, sulla reale utilità dell’assunzione del fluoro, perché il sovradosaggio potrebbe creare problemi alle ossa e al sistema nervoso. Oggi, però, gli specialisti rassicurano che il fluoro assunto come integrazione, nelle dosi prescritte e controllate dai genitori, ha soltanto effetti benefici e nessun rischio. L’assunzione va evitata solo nelle zone in cui l’acqua potabile sia ricca di fluoro e se un bambino beve acqua minerale con molto fluoro. Arma importante, dopo l’eruzione dei molari definitivi, è la sigillatura dei solchi. È un trattamento che viene eseguito dal dentista attorno ai 6 – 7 anni di età: nei solchi dei molari permanenti, che insorgono appunto a questa età, viene applicata una sorta di “resina” completamente atossica che si indurisce fino a formare una robusta protezione nelle zone più aggredibili dai processi cariogeni.